Gli incendi stanno devastando la foresta amazzonica, il più grande polmone del pianeta. A Bari come nelle altre città europee ieri un gruppo di studenti ha partecipato al presidio di Fridays For Future davanti al consolato brasiliano. In segno di solidarietà con la popolazione brasiliana che lotta per la tutela dell’Amazzonia, che il 7 settembre scenderà in piazza in tutto il Brasile con una grande manifestazione.
“Non sono soltanto i roghi a distruggere la foresta pluviale. Nel mese di maggio, si è persa l’area equivalente a due campi da calcio ogni minuto. I dati INPE parlano di un aumento della deforestazione pari al +278% nell’ultimo anno”, racconta il collettivo Zona Franka.
E concludono: “La deforestazione è il primo passo per lo sfruttamento dei terreni per le grandi coltivazioni, gli allevamenti, la produzione energetica. Se qualcuno sta bruciando la foresta amazzonica, se nessuno sta fermando questo disastro, è perché c’è chi si arricchirà, chi continuerà a fare profitto, e sono i soliti noti: privati, multinazionali, grandi gruppi industriali”.