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L’intervista. Corallo, candidato sindaco del partito Pensionati e invalidi, si racconta: “So cosa significa partire dal basso”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Lun, 20 Maggio 2019 - 14:15

Francesco Corallo ha 56 anni, lavora come impiegato in ospedale dal 2007 ma  “ho fatto tante cose nella mia vita”. A raccontarcele è lui stesso in questa prima intervista di Borderline24 ai candidati sindaco per le prossime elezioni del 26 maggio.

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Ci racconti un po’ di lei

“Ho 56 anni, sono single, lavoro in ospedale (ufficio informazioni) dal 2007 e prima ne ho fatte tante di cose: la mia forza se vogliamo è stare per strada, in trincea. Non avendo grosse possibilità economiche devo trovare altri sistemi. Uso lo scooter e grazie a questo per il piccolo che posso fare mi adopero e mi impegno con tutto me stesso. Partire dal basso so io cosa significa: andare nelle bettole, nei sottoscala dove la gente non ha la forza e le competenze per chiedere aiuto. La politica è una gran bella cosa però se ne parla male, perché c’è chi la distorce per scopi partitici, mentre la politica se la si prende per quello che deve essere è una cosa bellissima. Ho tanti circoletti dove la gente mi ha messo persino l’insegna con la foto. Sono orgoglioso di  girare per le strade  a testa alta”.

Torniamo a lei. Ha parlato di tante esperienze di vita

“Ho fatto tante esperienze di rappresentanza, ho vinto tanti concorsi quando ero giovane, ma poi non li ho portati avanti. Quando si è giovani si fanno tanti errori. Ma non rimpiango nulla”.

A chi ha detto la prima volta che voleva candidarsi?

“Io inizialmente non avevo proprio intenzione di candidarmi a sindaco. Avevo scarse possibilità non solo economiche. Poi ho trovato due persone che mi hanno aiutato e che poi stranamente mi hanno abbandonato. A quel punto ho deciso di fare tutto da solo. Presentare una lista da soli, senza nessun aiuto è già una vittoria”.

Cosa pensano amici e famigliari della sua scelta?

“Tutti quelli che mi conoscono sanno che se faccio qualcosa è perché ci credo e cerco di farla bene e nel bene di tutti. So che dentro di loro sono contenti di queste scelte”.

Qual è il punto del suo programma a cui tiene di più?

“Aprire uno sportello degli anziani e disabili, un punto di riferimento a cui rivolgersi per qualsiasi tipo di informazione, non solo di natura “comunale”. Gli anziani, i disabili quando ricevono delle lettere molte volte non sanno proprio come fare. Altro punto per me importante è il commercio. Bari è una città che merita molto di più. Bisogna rivitalizzare le piccole attività dei quartieri: quando gira il commercio gira tutto. Soprattutto nelle periferie quelle luci accese fungono da sicurezza. Con tutte queste chiusure ci stiamo imbruttendo in tutti i sensi, in tutta la città”.

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