La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per la 44enne Monica Laera, moglie del boss barese Lorenzo Caldarola, ritenuto ai vertici del clan mafioso barese Strisciuglio, accusata di aver aggredito la giornalista Rai Maria Grazia Mazzola. La vicenda risale al 9 febbraio 2018.
All’imputata la pm della Dda di Bari Lidia Giorgio contesta i reati di lesioni personali e minacce con l’aggravante mafiosa. Rischia il processo anche la 59enne Angela Ladisa, consuocera della Laera, accusata di oltraggio a pubblico ufficiale. L’udienza preliminare comincerà il prossimo 16 maggio dinanzi al gup del Tribunale di Bari Giovanni Anglana. Secondo l’accusa, la moglie del boss avrebbe minacciato la giornalista e l’avrebbe colpita con un pugno al volto, in reazione alla richiesta della cronista di informazioni sui procedimenti penali in corso nei confronti del figlio Ivan, all’epoca minorenne, mentre in quel momento all’interno dell’abitazione della famiglia Caldarola, nel quartiere Libertà (la giornalista era in strada), era allestita una camera ardente perché la stessa mattina era deceduta una familiare.
Tali condotte sarebbero aggravate dal metodo mafioso in quanto «l’intimidazione – si legge nell’imputazione – era tesa all’affermazione del controllo del territorio, in considerazione della sua qualità sia di condannata per partecipazione ad associazione di tipo mafioso denominata clan Strisciuglio, sia di moglie di Lorenzo Caldarola, condannato in due occasioni per associazione di tipo mafioso e detenuto al tempo del fatto quale capo promotore del clan operante nel quartiere Libertà».