Guerra di carte bollate tra la Baldassarre Motors contro la Bmw e Maldarizzi. A denunciare quanto sta accadendo è lo stesso Stefano Baldassarre, responsabile della Baldassarre Motors, che ha attivato anche una petizione online.
La Baldassarre accusa Maldarizzi di non pagare i canoni di locazione e il fitto di ramo di azienda. “Maldarizzi – scrive Baldassarre – ha rilevato un’azienda storica completa, personale formato, attrezzature e macchinari perfettamente funzionanti e all’avanguardia, il tutto grazie ad enormi investimenti richiesti da BMW e che il sottoscritto Cav. Stefano Baldassarre ha garantito anche con il proprio personale patrimonio. È solo grazie a noi se Maldarizzi si ritrova oggi un fatturato assicurato da mezzo secolo di storia e di sacrifici e di investimenti, e ciononostante non paga i fitti, non paga la nostra azienda e non paga l’utilizzo degli immobili in proprietà di Baldassarre Motors, che sta utilizzando per esercitare l’attività di concessionaria che BMW Le ha concesso dopo aver a sua volta abusato della posizione dominante nei nostri confronti ed averci chiesto e imposto ogni condizione per essere competitivi nel mercato e per adeguare e rendere efficienti le sedi. Ora il disegno è completo e intendiamo procedere anche contro il Gruppo Maldarizzi sia in sede civile che penale. BMW, colosso mondiale a cui abbiamo donato il cuore e la passione per decenni incondizionatamente, e Maldarizzi, a cui abbiamo ceduto una attività a dir poco avviata, sono ambedue responsabili di reiterati e continui illeciti e inadempimenti tesi a distruggere Baldassarre Motors. Siamo però certi che la Magistratura Civile e Penale e le altre sedi preposte a sanzionare tali condotte illecite (inclusa l’Antitrust) faranno Giustizia sia nei confronti delle due società sia nei confronti di ciascuna persona fisica responsabile a nostro avviso di vere e proprie ipotesi di reato”.
Da ieri è partita anche una petizione online. “Abbiamo appena lanciato una petizione su change.org – scrive ancora Baldassarre – il nostro obbiettivo è raggiungere più firme possibili e per questo abbiamo bisogno di supporto”.
Ecco il testo della petizione:
“Dopo mezzo secolo di onorata carriera, il Cavaliere del Lavoro Stefano Baldassarre, storico concessionario BMW, all’età di 90 anni trascina BMW ITALIA e BMW BANK in Tribunale e chiede ad alta voce GIUSTIZIA. Negli anni ’60 Stefano Baldassarre diventa uno dei primi concessionari BMW in Italia, il primo al Sud. La concessione ufficiale arriva 11 anni dopo, nel 1971 con la nascita della società Autosport per poi diventare Baldassarre Motors. BMW Italia avrebbe inesorabilmente estromesso Baldassarre Motors dal mercato, con un piano ben definito. Tanto la Baldassarre Motors quanto il Cavaliere Stefano Baldassarre hanno fatto sempre tutto quello che BMW chiedeva loro di fare, contraendo anche appositi finanziamenti per accontentare la casa madre investendo ingenti somme di denaro nelle sedi di Bari e Barletta e in seguito all’acquisizione di una sede a Foggia, Ma come ricambia BMW tutti gli sforzi di Baldassarre? non le rinnova il contratto di concessione nel 2018, estromettendola dal mercato.
L’entità della esposizione debitoria, tutta finalizzata ad adempiere alle richieste BMW di adeguamento della governance e degli obiettivi commerciali, purtroppo espone Baldassarre Motors ad una serie di criticità finanziarie che lo obbligano a cedere l’attività.
Chiediamo a l’opinione pubblica di condividere la nostra battaglia giuridica e morale a favore di un imprenditore di 90 anni che da zero ha creato un eccellenza come poche nel sud Italia, credendo fortemente nel lavoro e investendo tutta la sua vita e i suoi sacrifici. I nostri legali sono al lavoro su ogni fronte, ma abbiamo di fronte una multinazionale che ha goduto per 50 anni della lealtà e dedizione di un uomo onesto e innamorato del proprio lavoro, che ha contribuito alla storia dell’automobile nel sud Italia anche quando il mercato e la crisi mondiale degli ultimi anni ha colpito ogni impresa in una zona d’italia Già fortemente depressa”.
(foto Baldassarre Motors)