Non essendo state previste dal Comune di Bari adeguate zone a parcheggio libero, la sosta a pagamento non è legittima. E’ quanto stabilito dal giudice di pace che ha accolto il ricorso di un automobilista e ha annullato una multa. Non solo: il giudice ha condannato Comune e Prefettura a pagare le spese processuali.
Una sentenza che potrebbe, a cascata, ripercuotersi su altri casi simili: in sostanza, il giudice di pace, riprendendo una sentenza della Cassazione, ha stabilito che “il provvedimento comunale – si legge – istitutivo di parcheggi a pagamento ne centro cittadino appare illegittimo per non aver previsto adeguate aree destinate al libero parcheggio”.
Il caso è stato sollevato stamattina dal consigliere di opposizione, Giuseppe Carrieri: “In consiglio comunale un debito fuori bilancio ha svelato l’esistenza di una significativa sentenza del giudice di pace di Bari, che ha dichiarato illegittimo il provvedimento comunale istitutivo dei parcheggi a pagamento (grattini) nella città di Bari. Tanto, poichè -in violazione di legge- non sono previste corrispondenti zone a parcheggio libero. Ho chiesto al sindaco – senza avere risposta – se il Comune ha impugnato la sentenza e quali azioni si intendeva porre in essere. Al momento, infatti, abbiamo a Bari rilevanti aree e addirittura interi quartieri assoggettati alla sosta a pagamento in violazione della legge che prescrive appunto che devono essere comunque assicurate delle parti cittadine libere e a parcheggio gratuito”.
“È sempre la stessa storia – ha replicato in serata il sindaco Antonio Decaro – alla quale il Comune di Bari così come tanti Comuni di tutta Italia ricorre e vince sempre. In sostanza quella decisione non considera il comma 8 ossia le zone a rilevanza urbanistica, quali sono le aree dove sono state attivate le Zsr e Ztl”.