Nove gruppi comunali dell’Aido (Associazione italiana donazione organi, tessuti e cellule) della provincia di Bari sono stati sciolti. Sezioni storiche come quelle di Conversano, Gravina in Puglia, Giovinazzo, Mola di Bari, Monopoli, Noicattaro, Palo del Colle e Polignano a Mare protestano contro la “condanna” da parte dei vertici dell’Aido nazionale che ha decretato l’interdizione dagli incarichi associativi dei loro presidenti. In un comunicato si sostiene che “le colpe” siano state quelle di aver “evidenziato una serie di anomalie, violazioni allo statuto e conflitti di interessi nelle assemblee elettive”.
Puglia ultima regione per donazioni.
“Oggi – si legge ancora nel comunicato – con questo atto si pone fine a un lavoro ultradecennale indispensabile per il territorio e per la divulgazione dei veri valori associativi. Una decisione che deve far riflettere, poiché i dati della Puglia non sono affatto incoraggianti in tema di donazione organi: infatti, secondo la relazione del ministero della Salute la nostra regione è penultima (precede solo la Calabria) per percentuale di donatori utilizzati, in controtendenza rispetto a tutte le altre regioni italiane. Allarmante risulta anche il confronto tra il numero annuale degli iscritti all’associazione che è vistosamente crollato: dimezzato per la precisione (nel 2012 iscritti 1037 vs nel 2017 iscritti 595). La relazione del ministero vede la Puglia all’ultimo posto con appena 11,5 donatori di organi per ogni milione di residenti, contro una media nazionale di 28,5”.