Un tavolo virtuale per studiare internamente il corpo umano e persino praticare incisioni e tagli. Approda a Bari “Anatomage”, sviluppato dall’omonima compagnia della Silicon Valley e diffuso in oltre 200 atenei in tutto il mondo. Ad acquistarlo, al costo di 65mila euro, la Scuola di Medicina dell’Università Aldo Moro di Bari, per volontà del preside Tino Gesualdo.
“Si tratta di uno strumento didattico importantissimo – spiega Gesualdo – che permette un approccio di tipo tridimensionale al rapporto tra gli organi. Consentirà studi approfonditi su materie come Anatomia, Vascolare, Ginecologia e Ostetricia. Ora stiamo formando sia i docenti sia gli studenti all’uso del tavolo. E potranno usarlo sin dal primo anno e questo è un aspetto fondamentale per la formazione dei ragazzi. Ho anche intenzione di creare un vero e proprio laboratorio di manichini per insegnare ai ragazzi ad utilizzare il filo e l’ago per le suture”.
I corpi riprodotti in 3d appartengono a persone reali che hanno dato il consenso, prima di morire, ad utilizzarli per la ricerca scientifica. Anno dopo anno vengono caricati nuovi dati in maniera tale da accumulare esperienza su più persone. I corpi prima della ricostruzione tridimensionale sono stati immersi in un gel, poi congelati e infine è stato praticato il taglio assiale dai piedi alla testa. Ogni sezione è stata fotografata in alta risoluzione e questo ha portato alla ricostruzione tridimensionale di corpi reali.
“Da un pò di anni non facciamo laboratori su organi veri e questa è una rivoluzione scientifica e tecnologica importante – spiega Martina Tarantini, rappresentante degli studenti per la coalizione Up in senato accademico – che ci può dare un grande aiuto. Ci permetterà di specializzarci anche prima di scendere sul campo. Speriamo che venga utilizzata a tutti gli effetti, fin da subito sia dagli studenti che dai professori”.