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Bibart, la Biennale che porta Picasso, Manet, Modigliani e Dalì nelle chiese di Bari Vecchia

Pubblicato da: Francesca Romana Torre | Mer, 22 Marzo 2023 - 12:55
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Boccioni, Dalì, Picasso, Modigliani, Manet. Sono solo alcuni dei nomi degli artisti in mostra al Museo Diocesano per Bibart, la prima Biennale d’arte di Bari. Organizzata dalla Federico II eventi e dalla onlus Vallisa Cultura, la manifestazione arricchirà la programmazione culturale della città dal 15 dicembre al 15 gennaio, interessando dieci location – tra cui sei chiese – tra Bari Vecchia e il quartiere murattiano. Padrino dell’evento, il maestro neorealista William Tode che ha portato la sua straordinaria collezione a Bari, oltre che a una mostra personale inedita dedicata alla danza, “Les danseuses”.

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I numeri 

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Sono 156 gli artisti coinvolti, tra pittori, scultori, performer, attori e musicisti per un totale di 328 opere esposte. Di questi, 112 – provenienti da Italia, Argentina, Armenia, Brasile, Croazia, Francia, Grecia, Iraq e Uruguay – partecipano al concorso associato all’evento, esponendo le proprie opere. Oltre al concorso e alla personale di Tode, la mostra “Dal Postimpressionismo al Neorealismo: viaggio tra le avanguardie del Novecento”, la personale di Muguel Gomez – anche direttore artistico dell’evento – “Mater er Filius”, e circa venti eventi, tra architettura, letteratura, musica, teatro e cinema. Gli eventi e le mostre avranno luogo alla Vallisa – che ospiterà anche l’inaugurazione di giovedì 15 dicembre alle 18.30 – a Santa Teresa dei Maschi, alla chiesa del Gesù, a San Gaetano, a Sant’Anna, in Cattedrale, al Museo Diocesano, all’auditorium Federico II eventi, all’ex Palazzo Ghironda e nella sede dell’Alliance Française di via Marchese di Montrone.

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Il percorso al Museo Diocesano

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Le 48 opere in mostra al Museo Diocesano fanno parte della collezione di 1700 capolavori dell’arte novecentesca di William Tode. Il maestro, avendo intrattenuto rapporti professionali e personali con Renato Guttuso, Giacomo Manzù e tutto il gruppo neorealista, ha collezionato nel corso degli anni disegni e dipinti degli artisti più rappresentativi dell’arte italiana ed europea. “Amo questa terra – ha annunciato Tode – ho in progetto di venire a vivere qua, portando con me la mia collezione”. Nell’attesa dell’eccellente trasloco, il Museo Diocesano balza sulla ribalta dell’arte e della cultura, con l’allestimento della collezione Tode che dialoga con le tele barocche e gli arredi sacri della collezione permanente.

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Un allestimento coraggioso quello delle “danzatrici” di Tode, esposte nella Chiesa del Gesù a Bari Vecchia. “Scegliamo ancora una volta di restare nella città vecchia – dichiara l’Arcivescovo Francesco Cacucci – e di portare l’arte nelle chiese. Così come in una mostra, la nostra comunità esprime tutta la sua bellezza nell’insieme e nella comunione: tanto i quadri da una parte, quanto i cristiani dall’altra risplendono nello spirito dell’ecumenismo”. Il ciclo pittorico, realizzato in esclusiva per la città di Bari, comprende le opere di William Tode del 2016 ispirate alla danza e alla musica classica, nella tipica tecnica del pittore dell’encausto.

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